La guida essenziale della fotografia di paesaggi marini (Seascape)
Quando ebbe inizio la mia passione per la fotografia di paesaggio, fotografare i paesaggi marini è stata la mia prima esperienza di fotografia paesaggistica.
Vivendo nella costa Ionica siciliana ho avuto il vantaggio di potermi esercitare con frequenza costante, d’altronde con chilometri di splendide spiagge e vedute spettacolari, quale fotografo non lo avrebbe fatto!
Il mare offre i più bei paesaggi in assoluto, regalando un’infinità di scenari davvero impressionanti, nel quale poter trovare i migliori spunti per realizzare immagini di straordinaria bellezza.

Se siete interessati a fotografare i paesaggi marini, in questo articolo vi fornirò 6 nozioni fondamentali che vi aiuteranno a padroneggiarvi in questo specifico genere fotografico.
Indice dei contenuti
- 1. Pianificare la fotografia di paesaggio marino
- 2. Controlla le previsioni meteo in anticipo
- 3. Scegliere la stagione dell’anno ideale
- 4. Impostazione ideale per la fotografia di paesaggio marino
- 5. Impostazione della Messa a fuoco
- 6. I filtri a densità neutra graduati GND per i paesaggi marini
- Conclusione
1. Pianificare la fotografia di paesaggio marino
Come accade per la fotografia di paesaggio, anche per i paesaggi marini è di fondamentale importanza conoscere il luogo dove si andrà a scattare, sopratutto se non si è mai stati in quella zona specifica.

Mappa interattiva – Uno dei miei metodi preferiti, è sicuramente quello di sondare l’area attraverso Google Earth, un applicazione gratuita sia per dispositivi mobili che in versione desktop, quest’ultima utilizzabile dal browser Google Chrome da dove poter effettuare una esplorazione virtuale in 3D senza bisogno di uscire di casa.
Per fotografare paesaggi marini sicuramente Google Earth è lo strumento perfetto per avere una prima scrematura.
Potente e versatile, grazie alle immagini satellitari sarete in grado di avere un idea del luogo dove vi recherete a fare le vostre foto, scoprendo magari nuovi angoli ancora inesplorati.
Asseconda del sistema operativo in uso qui i link per scaricare Google Hearth:
Trova l’ispirazione – Esistono portali di condivisioni foto come Flickr e 500px , dove poter trovare spunto, cosi eviterete anche di fare foto che potrebbero sembrare copie di altri.
Uso spesso questi portali per fare una ricerca di immagini dei luoghi dove andrei a realizzare i miei scatti.
Questo è un ottimo metodo che vi aiuterà a comprendere che tipo di ottica potreste adottare, oppure per scoprire la migliore angolazione da adottare per realizzare una composizione ottimale.
2. Controlla le previsioni meteo in anticipo
Un fattore importante da considerare quanto si vanno a fotografare i paesaggi marini è senz’altro il meteo.

Le previsioni meteo ci aiuteranno a capire se il giorno in cui andremo nel nostro luogo troveremo una giornata con il cielo interamente coperto da nuvole o viceversa sgombro da ogni nuvola.
Ricordatevi che un cielo coperto per il 30% o 40% è lo scenario ideale per poter realizzare immagini molto suggestive.
Altro fattore importante, è sapere in anticipo se nel luogo in cui andremo a fare le nostre foto, ci sarà il mare forte, in tal caso il mio consiglio è quello di evitare un eventuale uscita, e posticipare quanto le condizioni lo permetteranno.
Meglio evitare il mare mosso in quando ci potrebbero essere delle onde anomale pericolose.
Uno strumento utile che vi permetterà di pianificare in anticipo le condizioni meteo è Windy, disponibile anche in App per Android e iPhone.
Con Windy sarete in grado di ottenere un’aggiornamento del meteo molto più accurato rispetto ad altre app simili.
3. Scegliere la stagione dell’anno ideale
Un paesaggio marino può assumere diversi scenari asseconda del periodo dell’anno. Esso può apparire scialbo e inespressivo in estate a causa del mare spesso piatto, e con il cielo sgombro da nuvole avvolte per intere settimane in un paese come l’italia.

Inverno – Nel periodo invernale, un paesaggio marino può apparire magico e surreale, grazie al movimento delle onde del mare e le nuvole sull’orizzonte all’alba che si colorano di mille sfumature.
Autunno – L’autunno è sicuramente il periodo dell’anno preferito dai paesaggisti. Grazie ai suoi colori caldi e ai suoi splenditi tramonti si possono realizzare delle vere e propri cartoline di viaggio.
Primavera – La primavera è il primo periodo dell’anno della fioritura, e si presta per tutti i generi di fotografia di paesaggio.
fotografare i paesaggi marini in primavera significa realizzare immagini ricche di colorata vegetazione intorno al nostro scenario, cosi da ottenere immagini dall’atmosfera fiabesca.
Ricordatevi anche del fatto che asseconda il periodo dell’anno il sole sorge e tramonta in direzioni differenti.
Una delle App più scaricate tra i fotografi di paesaggio è senz’altro The Photographer’s Ephemeris (TPE), e PhotoPills, grazie alle quali sarete in grado di pianificare con accuratezza dove il sole si troverà ad una determinata ora della giornata a seconda del periodo dell’anno.
4. Impostazione ideale per la fotografia di paesaggio marino
Personalmente per quanto riguarda la mia fotocamera ho creato alcuni preset per vari tipi di scenari.
Per fotografare i paesaggi marini uso delle impostazioni che mi permettano di ottenere: profondità di campo, dettaglio ed una corretta esposizione.

Diaframma – Per realizzare immagini dettagliate, impostate un apertura di diaframma tra f/8 e f/16, questo vi permetterà di ottenere una buona profondità di campo con il risultato di un immagine dal dettaglio netto su tutto il campo inquadrato.
Tempo di esposizione – Per fotografare i paesaggi marini, bisogna tener conto che il mare gioca un ruolo cruciale, in quando una velocità di otturatore troppo breve congelerebbe il suo movimento, rendendo la foto statica, viceversa con un tempo di esposizione più lungo otteniamo un effetto mosso che dona alla nostra composizione più dinamicità.
Il tempo di esposizione ideale per per far si che l’acqua appaia come se stesse scorrendo è tra 1/8 sec. e 1/20 sec.
Mentre se vogliamo ottenere il classico effetto setoso dell’acqua dovremmo allungare i tempi di esposizione tra i 10 sec. fino arrivare oltre i 240 sec.
ISO – Altro fattore importante è la sensibilità ISO. I sensori di ogni fotocamera sono progettati per ottenere immagini molto definite al più basso valore ISO da esse consentito.
Il valore ISO è l’intensità della luce che che si intensifica progressivamente con l’aumentare del suo valore. Maggiore è il suo numero maggiore sarà amplificata l’intensità della luce.
Ovviamente un valore troppo alto si traduce in una foto con molto più rumore digitale rispetto ad un valore più basso.
Impostate di default un valore di 100 o 200 ISO, basandovi sul valore limite più basso consentito, alcune fotocamere possono scendere anche a valori di 50 o addirittura 25 ISO.
Un valore ISO basso vi permetterà di ottenere immagini con rumore digitale ridottissimo, così da poter ottenere maggiore dettaglio nelle vostre immagini.
Per un maggiore approfondimento vi rimando ad un mio articolo: 10 Impostazioni della fotocamera essenziali per il paesaggio
5. Impostazione della Messa a fuoco
La messa a fuoco gioca il ruolo più importante della fotografia di paesaggio, e se vogliamo ottenere un immagine perfettamente nitida dal particolare in primo piano fino allo sfondo, dovremmo settare la combinazione Diaframma/Lunghezza focale più ottimale.

Alcuni fotografi paesaggisti credono fermamente che bisogna usare il manual focus, “questo lo pensavo anche io qualche tempo fa”.
In realtà possiamo usare l’autofocus come impostazione predefinita, purché ci sia la possibilità di poter controllare il il punto di messa a fuoco, magari attraverso i pulsanti della nostra fotocamera. Ad esempio oggi molte fotocamere hanno integrato un piccolo joystick con il quale poter muovere il punto di messa a fuoco.
Live View – Con la modalità attivata Live View sul display posteriore della fotocamera, possiamo avere una perfetta panoramica su tutta l’area inquadrata, questo ci permetterà oltre a controllare e muovere il nostro punto di messa a fuoco, di poter effettuare un ingrandimento al 100%, del particolare in primo piano.
Treppiede – Ricordatevi sempre di montare la fotocamera su un cavalletto, non solo per i tempi di esposizioni più lunghi, ma anche quando mettete a fuoco in manuale, cosi da evitare il fuori fuoco accidentale durante la fase di ripresa.

La distanza iperfocale – uno strumento utile per riuscire a mettere a fuoco dal soggetto in primo piano fino allo sfondo, e la tecnica della distanza iperfocale.
In altre parole la distanza iperfocale è la distanza che ci permette di avere tutti gli oggetti a fuoco in modo soddisfacente.
per un approfondimento di questa tecnica mi rimando a mio articolo: Ottenere foto di Paesaggi nitidi: la Distanza iperfocale
6. I filtri a densità neutra graduati GND per i paesaggi marini

Per fotografare i paesaggi marini bisogna ricordare che gli scenari più suggestivi si possono avere all’alba o al tramonto.
Durante l’alba la luce assume diverse toni di colori più o meno intensi, questo fa si che l’esposimetro della nostra fotocamera vada a misurare la luce più intenza.
In questo caso le nostre immagini risulteranno perfettamente esposti sulle alte luci e sottoesposte sulle ombre.
Lo stesso può accadere se esponiamo per le ombre, ottenendo una sovraesposizione sulle alte luci.
senza un filtro GND, dovremmo fondere le due immagini in fase di editing e mascherare le are sottoesposte e sovraesposte, cosi da ottenere un unica immagine perfettamente esposta.
Con l’uso del filtro a densità neutra graduato possiamo ottenere già in fase di ripresa e con un singolo scatto un esposizione bilanciata su tutta la scena inquadrata.
Ho scritto un articolo specifico sull’uso dei filtri: 3 Filtri per la fotografia di paesaggio essenziali
Conclusione
Come fotografo paesaggista, considerando i vari generi che un paesaggio offre, come per esempio i paesaggi innevati o gli scenari notturni, fotografare i paesaggi marini è il genere che mi ha attrae maggiormente.
Il paesaggi marini donano scenari senza tempo, dove una foto scattata nello stesso luogo in giorni differenti non sarà mai identica all’altra. Questo ci permetterà di poter sperimentare a costruire composizioni sempre più originali.
Spero che questo articolo sia stato utile, a quanti di voi volevano approfondire alcuni aspetti di questo genere fotografico, o a coloro che sono in procinto di iniziare a realizzare immagini di paesaggi marini.
Se volete suggerirmi idee a riguardo, non esitate a lasciare i vostri commenti nel form sotto.
Buona Luce!

Jo Vittorio, è un fotografo di paesaggi ed architettura contemporanea, con base a Catania. E’ stato tra i Vincitori Eisa Maestro 2014 selezione italiana. Inoltre, la passione per la fotografia Fine Art, gli ha permesso di vedere molti suoi lavori esposti nelle più prestigiose gallerie on-line come, 1x.com e Fine Art America.
Fondatore di www.jovittorio.com, attraverso i suoi articoli spiega come migliorare le proprie abilità fotografiche, sia a fotografi principianti che ai livelli più avanzati.